Università degli studi di Roma La Sapienza |
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Correlativamente si puù anche verificare il così detto fenomeno del doppio Mobbing. La vittima nelle sei fasi sopra descritte ha sempre cercato e sperato di ricevere comprensione ed aiuto in casa, considerata come l’unico ambiente dove riversare l’ansia e la depressione; la famiglia diventa spesso il solo rifugio dove si puù cercare e trovare un po’ di protezione. Successivamente perù la famiglia, che in un primo momento aveva espresso atteggiamenti comprensivi e protettivi verso il congiunto mobbizzato, abbandona tale atteggiamento ed inizia ad isolarlo, considerandolo un pericolo per sé e per gli altri. E’ evidente che si viene a verificare una frattura di comunicazione affettiva e logica che pone le due parti (il congiunto mobbizzato e la famiglia) in un rapporto conflittuale ed oscuro che non consente più alcun contatto esistenziale e morale. A questo punto il dramma Mobbing sembra un fatto compiuto, ma troppe cose restano ancora insolute specialmente sul piano sociale e giudiziario, di attribuzione delle reali responsabilità umane, del profondo rispetto dei Diritti Umani e Civili, del Diritto alla Vita sancito anche dalla nostra Costituzione.
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