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LA RINASCITA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Il ventennio berlusconiano è certamente
valso per l’abbattimento dell’ideologia della sinistra nel nostro paese:
in effetti Forza Italia, negli anni del suo governo, è riuscita a far
perdere agli iscritti del rinnovato partito comunista, nelle diverse
nomenclature, quello spirito di impegno ideologico, qualche volta anche
settario, che li caratterizzava e forse li faceva temere da chi gestiva
il potere ed anche dalla povera gente, timorata di Dio. I governi
berlusconiani non hanno fatto nulla di tanto buono quanto la definitiva
cancellazione dell’idea della sinistra dalla mente e dalla fede di
coloro che si ritenevano, fino a quel momento, quali appartenenti ad una
ideologia di sinistra, il cui obiettivo era quello primario di tutelare
gli interessi della classe operaia prima e del proletariato poi. I primi
a scardinarsi sono stati i sindacati, quelli della confederale, e questo
era d’aspettarselo poiché i sindacati non si sono mai alimentati di vera
ideologia, essendo il loro principio quello di difendersi solo il
salario e perciò i loro interessi erano indirizzati fondamentalmente ai
governi (qualunque fossero) e alle banche: per loro è stato sempre più
interessante l’avere più che l’essere. Certo nessuno si aspettava che la
prostituzione delle idee arrivasse a tanto: al punto cioè che l’idea
democristiana di economia e di società potesse rinascere grazie ai
soliti inganni (come la legge truffa messa in essere dai democristiani
nel dopoguerra) di un nutrito gruppo di vecchi manovratori politici,
fedeli alla vecchia ideologia della destra economica e alla sudditanza
americana, in un momento in cui il capitalismo vacilla e potrebbe
oggettivamente crollare, che si sono inventati l’impellente necessità di
un governo dei giovani quarantenni e con una forte presenza
femminile, come se i problemi si potessero risolvere con l’investimento
della sessualità. Chi può poi dimostrare che i quarantenni sono più
bravi nel trovare idee più valide di governo o strategie di lavoro e di
risorse per i disoccupati? Vi posso assicurare, anzi giurare, che i
nostri giovani più rappresentativi come Letta, Renzi, Alfano, Grillo e i
loro seguaci non sono altro che personaggi di facciata, i primi tre di
puro stampo democristiano e il quarto un abile tirchio genovese che fa
gola all’apparato finanziario e politico angloamericano: non saranno
loro a cambiare la storia e a risolvere i problemi del nostro paese;
credono di essere furbi, ma saranno le prime teste che cadranno quando
il popolo veramente stanco si accorgerà della loro grande truffa
politica. Prof. Antonio Vento 05-01-14 |
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