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LA RESA DEI
CONTI E’ VICINA
Gli esperti di cambiamenti epocali
sanno benissimo che ogni radicale cambiamento storico (riuscito o mal
riuscito) si avvera quando nella storia s’incontrano e si coniugano le
due componenti: quella soggettiva e quella oggettiva. Per diverso tempo
abbiamo visto alternarsi tali componenti, che non hanno raggiunto mai la
giusta sincronia, senza la quale le cose non possono cambiare. Il potere
dei sistemi politici si è retto, quasi sempre sull’alternanza (spesso
costruita) di questi due fattori: quando c’era la coscienza del
cambiamento, venivano a mancare le condizioni oggettive, per tale
cambiamento. Quando invece la società soffriva di laceranti
problematiche di sopravvivenza, si scopriva che le coscienze dei
cittadini, specie quelle dei giovani, erano assopite o anestetizzate da
fattori che lo stesso potere politico metteva in atto: basta citare le
droghe, la pubblicità, la tecnologia, la musica, internet, ecc.
Oggi invece, grazie alla crisi generalizzata dei mercati e della
finanza, che coinvolge tutto il pianeta, e grazie alla presa di
coscienza dei problemi che siamo costretti a subire ( disoccupazione,
repressione fiscale, licenziamenti, Mobbing, aggressività delle banche,
mancanza di prospettive esistenziali, crisi della politica e lacerazione
morale, strategie speculative sui mercati finanziari per opera delle
forze anglo-americane, ecc.) la situazione storica è diventata
impraticabile e, a mio avviso, non passerà molto tempo che la ribellione
sociale, serpeggerà per le strade delle grandi metropoli europee.
L’Italia sarà tra i primi paesi ad esprimere il suo dissenso, come pure
la Grecia, la Spagna e la Francia: purtroppo prevedo che molto sangue
sarà sparso a causa dell’inettitudine dei governi e della democrazia
(che, come diceva Platone, spesso si comporta peggio delle dittature).
La gente è veramente stanca di subire tagli continui, senza sapere dove
vanno a finire i frutti dei suoi sacrifici. I politici mantengono
imperterriti i loro privilegi e non accennano a volere veramente
cambiare le cose. Ma poi riflettiamo bene, chi ha eletto il governo
Monti? E chi ha eletto il Presidente della Repubblica? La risposta, in
entrambi i casi, è: nessuno. Chi ha eletto i dirigenti della Banca
Europea o quelli della Banca Mondiale? Ancora una volta la risposta è:
nessuno. Come vedete ci muoviamo nel vuoto assoluto, ma a favore di
personaggi e gruppi privilegiati. Intanto però questi gruppi decidono
del destino della gente e lo fanno senza alcuna morale e mistificando
sulle esigenze della storia. La verità è che, come già accaduto in
passato, l’Inghilterra e l’America manipolano la storia del mondo e
tendono a distruggere la nostra economia per scopi speculativi, ma anche
strategici. C’è stato un tempo in cui America e Russia si
conflittualizzavano , utilizzando la storia del comunismo come problema
di sopravvivenza planetaria. E’ vero invece che l’America ha paura della
Cina e della sua espansione commerciale e finanziaria: nel 1992, nel mio
libro “Morale e politica” affermavo che il futuro della storia avrebbe
visto contrapposti i due blocchi, Europa-Asia-Cina-Giappone da una parte
e dall’altra Inghilterra-Stati Uniti e le loro colonie indiane ed
africane: adesso l’America tenta di destabilizzare, con la crisi,
l’Europa e di stabilire un’alleanza strategica con la Russia. Il ruolo
dell’Inghilterra è più sotterraneo di quello americano: non
dimentichiamo che gli inglesi sono stati i più feroci colonizzatori del
pianeta e che il loro unico fine è quello di mantenere il primato delle
banche e dei mercati internazionali. Già circa venti anni fa la Regina
Elisabetta, venne nel porto di Napoli, con la sua nave privata, ed
ospitò Prodi, Agnelli ed altri personaggi politici italiani, per mettere
in atto il progetto delle privatizzazioni delle nostre grandi aziende
(ieri l’Iri, oggi Finmeccanica ) e per creare la Lega del Nord per un
atto destabilizzante con la secessione. Come vedete i tempi non
cambiano, ma cambiano le coscienze: direi che una nuova sindrome si è
affacciata sullo scenario della nostra storia, “La Sindrome del Governo
Tecnico”, che causa Ansia generalizzata e Depressione grave, e
colpisce fondamentalmente i piccoli e medi imprenditori che decidono di
suicidarsi perché aggrediti inesorabilmente dalle banche e dall’angoscia
esistenziale che tale governo sta elargendo dal nord al sud. Finora gli
imprenditori che si sono tolta la vita sono 24, ma il numero potrebbe
crescere ancora. Dormiranno tranquilli Monti e il suo governo? Credo
proprio di no, perché a svegliarli presto sarà la gente, che ormai non
sopporta più questa patologica situazione. I suoi ministri dichiarano la
loro impotenza: non sanno più “cosa tagliare” e non parliamo poi degli
investimenti, che non hanno alcuna funzione nel rilancio della nostra
economia. Il governo Monti è un governo di abusivi che dovrebbero
immediatamente andarsene in punta di piedi. Noi dell’Osservatorio
Nazionale Mobbing siamo pronti a costituirci parte civile in un processo
contro il governo dei tecnici che è responsabile, almeno in senso
colposo e quindi da risarcimento, dei danni materiali e morali alle
famiglie dei 24 suicidati. Inoltre mettiamo a disposizione degli altri
potenziali suicidi per repressione bancarie o fiscali il nostro impegno
professionale, aiutandoli con la nostra esperienza a superare il grave
momento di crisi mentale ed esistenziale, (la nostra e-mail :
ventoa@hotmail.it – cell.338.7710372).
Voglio ricordare che l’Osservatorio Nazionale Mobbing, è stato il primo
a coniare il termine di Mobbing Sociale, quando tutti, psicologi e
Magistrati del lavoro, erano increduli ed ironici. Noi scriviamo su tale
argomento dal 2004 da quando abbiamo definito i compiti del Mobbing
Sociale: “Il Mobbing Sociale vuole affrontare tutte le situazioni
collettive che sottopongono i viventi (e le strutture che li sorreggono)
a condizionamenti, più o meno aggressivi o violenti, prodotti dal
comportamento soggettivo o di gruppi, che operano per fini personali”.
Troverete sul nostro sito tante testimonianze di Mobbing Sociale. Il
18-10-2005 uscivano due nostri articoli: “Cronaca di un suicidio
annunciato” e “Disturbi comportamentali ed esistenziali causati dalla
cartolarizzazione”. Il 25-01-06, con “La cartolarizzazione e i suicidi”
raccontavo la vicenda del suicidio del prof. Theodore Barbu che si
lanciava dal quarto piano di una palazzina cartolarizzata, in via
Benedetto Croce, a Roma. “Ancora una volta si affacciano sul grande
malessere della nostra società le banche”. Perché, in questa vicenda
drammatica, il Comune di Roma non si è costituito parte civile per tale
suicidio-omicidio? E perché la Magistratura non ha pensato di promuovere
un’azione penale di “omicidio colposo” per i responsabili della
cartolarizzazione? Il 24-11-2008, nell’articolo “L’uomo in bilico in un
mondo che cambia”, scrivevo: “Metto in guardia i lettori sulle
responsabilità della scienza e della tecnologia”. Con “Lo stress del
consumatore”, del 30-03-07, informavo i consumatori sull’asservimento
della tecnologia al potere”. Nel 2006, a proposito della “Sindrome del
debito ingiusto” scrivevo: “Abbiamo assistito impassibili al
fallimento di tante piccole attività per eccessivi tassi o per
anatocismo, quando non ci sono state di mezzo vere e proprie
organizzazioni di strozzinaggio, mentre venivano alla luce abusive
appropriazioni di denaro dei risparmiatori e dei piccoli e medi
investitori finanziari. Tutto questo è immorale se si pensa che, a parte
il danno materiale subito, molti di questi soggetti sono stati
attanagliati da stress, con ansia e depressione e qualche volta anche
da elaborazioni autolesionistiche”. Vorrei ricordare che il 12-09-09
in “Mobbing e suicidi” abbiamo analizzato il caso avvenuto in Francia
che ha accusato 22 suicidi (tra il 2008 e il 2009) nei dipendenti del
gruppo France Telecom (più altri 10 tentati suicidi). Speriamo che non
si verifichino suicidi tra gli esodati, sarebbe un fatto imputabile alle
aziende e alla politica.
Infine, l’08-12-11, scrivevo un articolo sul nostro sito, dal titolo
“Suicidio ed auto suicidio”: “Presto, a mio avviso, assisteremo ad
azioni disperate e suicide da addebitare alle scelte di questo governo
tecnico. Se ciò accadrà (nota: purtroppo è accaduto), chi si assumerà
le responsabilità?
Osservatorio Nazionale Mobbing
26-04-12 |