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La Sapienza
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MOBBING E BANCHE KILLER

E’ passato un po’ di tempo senza farci sentire sui continui e crescenti problemi riferiti al Mobbing: ciò è avvenuto per motivi tecnici, ma soprattutto perché il sottoscritto si è dedicato alla stesura di un libro, a mio avviso di grande importanza storico-economica e di importanza sanitaria correlata al Mobbing in relazione alla violenza psicologica, esistenziale e umana operata dalle banche “killer” sul singolo soggetto, spingendolo nella piena disperazione, nell’angoscia esistenziale, nella depressione più grave registrabile in letteratura, che superano, a mio avviso, anche il “lutto” e la paura della morte, che in questi casi diventa per lui una liberazione da tali sentimenti nichilisti, superabili soltanto con un atto di suicidio. Nel caso di lutto, l’io registra un profondo sentimento di dolore, che comunque viene mitigato in parte dal valore metafisico che il concetto di morte naturale assume per il congiunto. L’uomo, di fronte alla morte naturale, prova un grande dolore, ma non perde del tutto la speranza (seppure teorica) di una ricomposizione del rapporto in un presunto al di là. Nel suicidio tale speranza viene del tutto elisa  perché almeno una delle due parti (il suicida) si esclude da ogni proiezione metafisica e si polverizza definitivamente come entità fisica, senza alcuna speranza rigenerativa, anche perché in una possibile rigenerazione si ricomporrebbe la disperazione dell’atto che l’ha indotto al suicidio e quindi il soggetto si ritroverebbe al punto di partenza già negato.
 Il grande ruolo devastante che le banche hanno da sempre esercitato sulla stabilità mentale degli uomini mi ha indotto a fare un’attenta e minuziosa analisi storica della speculazione  esercitata dalle banche sull’io e sulla storia delle nazioni, scrivendo un libro che spero sarà subito pubblicato, data la sua grande attualità, specie dopo il fenomeno della globalizzazione che ha messo in atto quello che è stato definito dagli economisti il “Big Bang” londinese.
Cito, per dare un’idea del valore di questo scritto, un passo del libro: “La formula che gli anglo-americani tentano oggi (come prima) di spacciare ai governi di tutto il mondo, convincerli cioè a svendere i patrimoni dello stato per ottenere qualche liquido con cui far fronte al dissesto del bilancio ed al tempo stesso promuovere la competitività, fu collaudata dalla finanza londinese alla fine del 1979, in particolare dalla N.M. Rothschild & Co., che coordinò la svendita generale per conto del governo della “Lady di Ferro”.
 Così un ristretto numero di finanzieri ha dominato per quasi 12 anni l’economia inglese. Principalmente si tratta di esponenti della Società Mont Pelerin, come i consiglieri della Tatcher Karl Brunner, sir Alan Walters, lord Harris of High Cross ed altri ancora. La Società Mont Pelerin è stata presieduta internazionalmente, fino a poco tempo fa, dall’economista arciliberista Milton Friedman, ascoltatissimo dal Presidente Ronald Reagan.”
 Possiamo immaginare i gravi danni che manovre speculative come queste abbiano potuto causare, nel corso degli anni, dissesti storici e sociali, che hanno indotto i cittadini e gli imprenditori speculati, al suicidio. Il Italia, nel periodo 2011-2012, si sono verificati 1000 suicidi per debiti con le banche.
Vorrei ricordare che il sottoscritto, già fin dal 2005, ha denunciato la repressione esercitata dalle banche con i tassi d’interesse da usura sugli utenti ed ha descritto, attraverso una lunga analisi di casi clinici, quelli che ho definito “Disturbi da Cartolarizzazione e Muti”, “Stress del consumatore” e soprattutto la “Sindrome del Debito Ingiusto (SDI)”. Sono stato il primo, in assoluto, ad individuare la più grave forma di Mobbing, che ho definito: “Mobbing Sociale (MS)”.
Spero di trovare al più presto l’editore giusto per pubblicare il libro “Banche Killer” e di riprendere, a partire da tale evento, un discorso più ampio e meglio organizzato, per combattere una delle più gravi cause di disturbo mentale e di suicidi dei nostri tempi.

Prof. Antonio Vento

01-11-2013
 

 

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