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ESSERE
COME MISTIFICAZIONE DEL POTERE
Vi
domanderete come mai un sito Mobbing si rivolge, con tono critico, alla
politica e al sistema sociale che pretende di gestire con le sue norme
la vita dei cittadini e dei lavoratori. E’ comprensibile solo se si
tiene conto che noi siamo stati i primi, anzi i soli, che hanno
individuato, quale causa di Mobbing, non solo le aziende, ma anche il
significato sociale del lavoro. Abbiamo quindi affermato, con cognizione
di causa, che esistono delle responsabilità sociali nel disagio del
lavoro e nella disfunzione delle aziende. Tutto questo causa patologie e
stati di inadeguatezza esistenziale, che arrivano alle estreme
conseguenze con il suicidio. Questo è MOBBING SOCIALE.
Nel nostro paese le cose umane e quelle politico-amministrative vanno
molto male: ormai le risorse finanziarie e le capacità di mercato sono
esaurite. Di conseguenza aumenta smoderatamente la disoccupazione e le
aziende chiudono i battenti, siglando tale chiusura con licenziamenti e
con innumerevoli suicidi di dipendenti e di imprenditori che non hanno
risorse perché abbandonati dal sistema bancario e dalle responsabilità
statuarie.
Il malessere individuale rientra nel malessere sociale perché la crisi
della mente rientra nella crisi generale dell’essere-con, cioè di una
società marcia che continua a cercare la giustificazione di una sua
sopravvivenza nella conquista di personali privilegi e nella
sopraffazione dei più deboli e degli indifesi.
L’ipocrisia, senza vergogna, ha preso il posto della responsabilità
della coscienza e della moralità della convivenza. Ognuno cerca qualcosa
per se stesso e non considera più l’altro. Così stando le cose siamo
tutti falliti. La cultura è ai suoi estremi e così l’arte e la
filosofia. L’uomo è angosciato per la sua incapacità di sopravvivere e
non si chiede più quale sia il senso della vita ed il fine ultimo
dell’esistenza. Era un dio mancato, ora è proprio senza dio.
La politica è il cancro delle società e ogni falso guru si esprime e si
impegna per costruire un modo di sopravvivenza che avvantaggia i pochi e
schiavizza i molti: è questa una moderna schiavitù. Il papa si fregia
del nome di Francesco, ma non apre i forzieri per soccorrere i poveri,
come aveva fatto il santo. Lo stato si vende ancora una volta, in un
falso concetto di democrazia, all’oligarchia. La sinistra italiana ha
dimenticato i suoi scopi sociali e ha scelto tatticismi privi di valore
umano e tutti protesi verso l’appropriazione del potere, sbranandosi tra
di loro, come hanno fatto in questi giorni nella ricerca di soluzioni
politiche. La destra si preoccupa fondamentalmente di garantirsi uno
stato sociale e di diritto per superare le infamità delle sue scelte
economiche e dei costumi. E così tutti gli altri. Intanto la fame, i
bisogni, i disagi e i suicidi crescono sempre più. Grillo fa il volgare
predicatore, che castiga senza via di scampo chi non ubbidisce ai suoi
diktat. Intanto si concede (non so se coscientemente o no) agli intrighi
geopolitici che si pongono come fine l’impedimento del ruolo
internazionale dell’Europa e della sua capacità d’introdursi nel mercato
dei paesi del nord Africa: l’attuale dissesto politico del nostro paese
nasconde un chiaro intrigo strategico che (a mio avviso) vede i francesi
e gli americani nel ruolo di provocatori politici per escludere l’Italia
dalla gestione economica e di mercato nell’area del Mediterraneo. Noi
siamo invece la punta avanzata verso i paesi africani ed è in questo
ruolo che si gioca il nostro futuro storico. Abbiamo tecnologia, servizi
e cultura che possiamo vendere ai paesi del nord Africa. Non
dimentichiamo che già in passato, circa venti anni fa, la tecnica del
dissesto politico e dell’ingerenza partitica ha funzionato, con la lega,
per la svendita dell’Iri e delle industrie di stato, con la complicità
di Prodi e della desta capitalistica italiana, Agnelli compreso. La
destabilizzazione della nostra politica, con l’invenzione della lega,
avveniva allora in una riunione consumata sulla nave della regina
Elisabetta, ancorata nel porto di Napoli, dove Bossi è stato investito
del ruolo di leader politico, come oggi succede con Grillo per il
progetto francese-americano di presa del Mediterraneo. E’ ovvio che gli
USA, sparito il fantasma del comunismo, si preoccupano dell’economia e
della finanza e tendono a destabilizzare l’Europa che si prepara ad
essere una sua antagonista di mercato.
La cosa più saggia che può fare un nuovo governo è quella di aprire gli
sportelli delle banche alle piccole e medie aziende ed a tutti i giovani
che abbiano idee di lavoro, soprattutto quando si dimostri una capacità
di mercato espansivo, verso tutti i paesi del nostro pianeta. E’
necessario inoltre un programma di defiscalizzazione generale, senza
farsi influenzare da problemi di debiti pubblici: la ricchezza si
costruisce con il lavoro e con la creatività delle imprese.
Prof. Antonio Vento
Roma 23-04-13 |