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LE MISERIE DELLA POLITICA

Non sono avvezzo a perdere il mio tempo, davanti al televisore, ad ascoltare personaggi, spesso spuntati dal nulla e, in ogni caso, degni di questo nulla, il cui fine è soltanto quello di prendere in giro la gente ingenua che, avendo ormai assorbito la sensazione dell’inesistenza dei valori, si è affidata solo alla malsana speranza in un cambiamento fortuito delle cose. Tanto si sa che la sinistra è impotente ed ha lasciato campo libero alla destra che governa male, anzi non governa, ma si aggiusta le sue cose offendendo la giustizia e l’uguaglianza. Di questo passo dove andremo a finire? Una volta, nel dopoguerra, a tentare la ricostruzione (evidentemente malriuscita, visto l’attuale presente) di questo nostro povero paese alla deriva, come già nel trecento scriveva Dante Alighieri, descrivendolo come “di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello”, sono stati gli italiani. Ora purtroppo il nostro tempo è proprio un “gran bordello”, dal quale difficilmente si potrà uscire ed al quale ci adatteremo sempre più, in silenzio, come se tutto è normale. Non è però normale offendere la scienza, che forse ancora conserva un barlume di dignità, specie poi se l’offesa viene messa in atto da personaggi squallidi e ignoranti.
Ieri sera, nella trasmissione annozero, una signora, che credo sia una delle tante sottosegretarie, nominate da Berlusconi, la signora Santanchè, logorroica e indecorosamente offensiva e disinformata, con le sue labbra da pesce cernia, si accaniva contro il candidato a sindaco di Milano, il signor Pisapia, definendolo colluso con Hamas per una presunta bandiera dei terroristi, che questi avrebbe sventolato da giovane, circa trent’anni fa. Non era vero; era solo una bandiera disegnata dal vignettista Vauro. In ogni caso, vorrei ricordare  a questa signora ed a tanti altri, che il PdL è affollato da personaggi che negli anni settanta e ottanta hanno avuto a che fare col terrorismo e con la contestazione alle istituzioni, personaggi di destra e di sinistra, che hanno sventolato le bandiere, dietro le quali si nascondevano i fautori delle stragi di stato, come quelle di Milano e della stazione di Bologna, e che, oggi, fanno i perbenisti e i sostenitori dell’attuale governo. Non mancano esempi di personaggi della sinistra, che portavano, negli anni settanta, l’eschimo e combattevano il sistema: voglio ricordare un solo esempio, per tutti, il caso del direttore del telegiornale della 4^ rete, P.L.(quota Mediaset), che portava i  capelli lunghi e vestiva perennemente con l’eschimo, denominato, dai suoi amici e da chi lo conosceva, “straccio”. Forse è meglio abbandonare il tono inventato, di falsi moralisti, per evitare brutte sorprese, che renderebbero la politica ed i politici ancora più odiosi.
Nella stessa trasmissione, un sindaco della Lega, il signor Tosi, per definire il programma politico del candidato Pisapia usava parole offensive per la scienza medica, in particolare per la Psichiatria, dicendo che tale programma pareva essere stato scritto da “uno psichiatra pazzo”. Come fa a giudicare la Psichiatria, definendola scienza gestita da soggetti “pazzi”, quando proprio dalle sue parti aumentano i suicidi giovanili e le stragi in famiglia, gli stupri e l’uso smoderato di droghe? Forse pensa che basta essere eletti a sindaco o coprire una carica politica per avere il diritto di dire delle sciocchezze ed offendere il sapere? Farebbero meglio a starsene a casa, ma purtroppo, per gente che non ama il lavoro, la politica diventa l’unica via per godere di vantaggi economici e sociali di rilievo, anche se non meritati.   

 Prof. Antonio Vento

13-05-2011

 

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