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INSUBORDINAZIONE!!!

Mi è capitato più spesso ricordare ai miei lettori che la Democrazia (come lo stesso Platone diceva) è un sottile e subdolo inganno, una crazia senza demo, una spietata dittatura strisciante dove, al contrario delle dichiarate dittature, non si conosce l’interlocutore vero perché un simile governo fa credere a tutti i cittadini di essere liberi partecipanti della gestione della cosa pubblica sol perché ogni tanto si va a votare. Il voto, così com’è organizzato, purtroppo non garantisce alcuno stato di convivenza democratica: la finanza è nelle mani delle banche che non sono certo organi democratici, né tanto meno eletti dal popolo; a queste si affiancano le assicurazioni che speculano sui risparmi della gente. Sono tutte insieme ladre legalizzate (scusate il femminile). Il costo della vita lievita sempre più senza alcuna preoccupazione per i cittadini che sono inchiodati al misero stipendio, alla pensione da fame o all’inesorabile stato di disoccupazione. I licenziamenti aumentano giorno per giorno causando malessere e turbamento mentale. I figli accusano i padri di inettitudine quando perdono il loro lavoro mentre lo sperpero del pubblico denaro fa crescere la rabbia dei bisognosi che lottano per la sopravvivenza. Cresce ancora una volta la speculazione ideologica con una tendenza al populismo il cui obiettivo è solo il riammodernamento della conservazione del potere. Io più di venti anni fa ho fondato un movimento (registrato) che ho chiamato “Democrazia Diretta” (D.D.), forse è questo il momento giusto per riportarlo alla luce: la partecipazione diretta dei cittadini nelle scelte fondamentali che toccano il principio di sopravvivenza, il mondo del lavoro e dell’economia, i temi della giustizia e della libertà, la salvaguardia della famiglia, della cultura, dell’ecologia e della dignità dell’uomo sono temi che non riguardano i governanti, ma tutti i cittadini. Sono perciò argomento da referendum propositivi. Non devono essere delegati i professori o i cialtroni che fanno politica solo per rubare. La politica è marcia perché i partiti scelgono i candidati col principio di fedeltà all’organizzazione senza curarsi dell’etica o della loro esperienza e cultura, basta essere loro affiliati. A governare non sono pochi gli inetti o i lestofanti, la storia in parte ce lo insegna. I casi delle regioni, dalla Lombardia al Lazio e alla Sicilia, sono un esempio lampante. La Polverini, nel Lazio, ha tagliato sui bisogni della gente, sulla cultura e sulla sanità, ma non ha impedito lo sperpero di milioni di euro da parte del consiglio regionale per tenere alto il malcostume e la vergogna; ha poi riempito la Capitale e i paesi del Lazio (stampati e diffusi chissà con quali soldi) di manifesti col suo volto che vuole imitare Giovanna D’Arco, anche se più paffuta e arrogante nel dire “ora farò fuori tutti”, come se lei non sapesse nulla di quanto stava accadendo. Non mi viene da dire poveri noi, ma povera lei! Cosa dire alla gente, quando le bollette aumentano e gli stipendi e le pensioni vengono ridotti, la disoccupazione cresce e le aziende chiudono i battenti nel nostro paese, guardando verso luoghi lontani? Prima delle sane riforme bisogna spazzare tutto il passato, vergognoso e corrotto, dando alle istituzioni il compito di mettere tutti i soggetti validi nelle condizioni di partecipare direttamente alle elezioni per non diventare ostaggi dei partiti vecchi e corrotti. L’unica cosa che mi viene spontanea dire alla gente è INSUBORDINAZIONE!!! – NON ALIMENTIAMO PIU’ LE CASSE DEI LADRONI!!! 

Prof. Antonio Vento

03-10-12
 

 

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