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BRUNETTA IN GUERRA CON TUTTI, MA SOPRATTUTTO CON I MEDICI Il ministro Brunetta, il piccoletto ribelle, l’incoerente amico della “democrazia” che, come diceva Platone, in certi casi (e questo è uno di quelli) è peggio della dittatura, vuole fare, come dice, la guerra ai furbetti e, con fare paranoico, vede ovunque nemici delle istituzioni e dell’economia. Cominciamo col dire che il prototipo dei furbetti è proprio lui, il giovincello che smerciava, lungo i calli della sua Venezia, le gondoline di plastica (patacchine di famiglia) ai turisti di passaggio e che, poi (come sostiene l’Espresso, nella sua biografia) si dà da fare, con scarsa dignità, per insignirsi, faticosamente e con tante spintarelle (vedi Espresso), del titolo di professore associato. E cosa dire delle sue case di campagna trasformate, furbescamente in ville (Espresso)? Purtroppo questo è il nostro paese oggi, il paese dei furbi che perseguono i furbetti, degli immorali che accusano le persone semplici di immoralità, dei politici, veri fannulloni, che restano indifferenti di fronte all’angoscia dei licenziati, che vogliono lavorare, ma non possono, e così via. Questo è il nostro paese, il paese di Brunetta, che si fa la pubblicità sulla sofferenza dei malati, che non hanno più il diritto di ammalarsi; della Lega che cerca il suo elettorato sui disagi del Sud e sulle pene dell’immigrazione; di Tremonti che adatta il programma economico del paese ad un super sistema fiscale, che sta mettendo in mutande piccoli e medi imprenditori (auguriamoci che non vada in porto il progetto europeo di tassazione dei muti al 40%); di una sanità agonizzante, che viene trattata alla stregua di qualsiasi altro problema delle politiche sociali; e soprattutto dell’amara decadenza del sapere e delle Università, indicate come le ultime nella classifica mondiale. Si, questo è diventato, oggi, il nostro paese. Un paese dove i ricchi diventeranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri: ma questa è l’anticamera della rivolta sociale! Una sola cosa mi preme aggiungere: l’accanimento di Brunetta, il piccoletto, contro i medici che mettono in malattia i pazienti. Ma cosa si dovrebbe fare ai medici, secondo il ministro? – Frustarli e mandarli (magari col bastone e con la carota, come a lui spesso piace recitare in televisione, in cerca di consensi), a casa, cancellati dall’Ordine (come ottusamente sentenza), per ricevere poi qualche querela, se questi stanno male o mettono in atto qualche gesto autolesionista? E, se il medico, a causa del terrorismo psicologico che il piccolo ministro, dal suo mondo paranoideo, dove avverte oscure minacce, diffonde a destra e manca, non da peso a piccoli disturbi, che potrebbero nascondere patologie più gravi, come quelle cardiocircolatorie e questi pazienti vanno incontro ad infarti o ictus cerebrali, come potranno difendersi davanti ad una denuncia di questi pazienti o dei loro famigliari? Direbbero: obbediamo a Brunetta? Tutto questo è ridicolo e serve soltanto per distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri problemi del paese. E’ il momento che l’Ordine dei Medici intervenga per mettere ordine in questa materia, che non compete certo alla classe politica, mediocre e incompetente in materia medica. Noi, come Osservatorio Nazionale Mobbing, faremo la nostra battaglia a difesa della libertà professionale del medico, contro ogni atteggiamenti istituzionale di Mobbing Sociale e a favore dei malati e dei più deboli. 14-10-09 Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Mobbing
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